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Cani vs piscine

Anche se è vero che la maggior parte dei cani sa nuotare, non tutti lo apprezzano però. Per alcuni cani l’idea di nuotare significa zampettare il più velocemente possibile verso riva, all’asciutto mentre altri sembrano a loro agio come lontre.

In alcune razze, basta far riferimento al nome. Gli Spaniel d’acqua irlandesi (Irish Water Spaniel) e i cani d’acqua Portoghesi (Portuguese Water Dog), ad esempio, amano l’acqua, così come i Barboncini, Terranova, Setter, i Retriever e molti altri. Altri cani invece, semplicemente non sono fatti per nuotare. I Bassotti con le loro zampe corte, i Carlini e i Bulldog inglesi, con il setto nasale corto e il respiro corto faticano molto in acqua.

Quando li si porta a passeggio sulle sponde di un lago o di un fiume, sono loro stessi a decidere se farsi o meno un tuffo. Nella piscina in giardino invece bisogna tenere in conto alcune questioni legate alla sicurezza e all’igiene, se il cane prima o poi entra in acqua.

Padroneggiare le zampate del cane

Se si tratta di una piscina pubblica, i cani non sono autorizzati per cui non ci sono problemi legati alla sicurezza. Le piscine private in giardino invece, diventano parte dei giochi del cane come degli umani. Regola numero uno per i proprietari di piscina – o per coloro che vanno in visita insieme al cane da chi ne possiede una – è di assicurarsi che il cane in acqua sia in sicurezza.

Uno scarso nuotatore si stancherà velocemente e può andare in difficoltà se non è ben sorvegliato. Insegnare al cane a trarsi d’impaccio è molto importante. Utilizzate il solito comando “Vieni!” di solito funziona bene. Per i cani di taglia più piccola, o se la piscina ha i bordi alti, sarebbe opportuno attaccare una rampa per agevolare il cane nell’uscita. Se la piscina ha i gradini, assicuratevi che il cane memorizzi bene dove sono. Se la piscina è grande, fatelo tuffare da vari punti sempre diversi e poi mostrategli l’uscita per essere certi che abbia una chiara mappa mentale di come uscire.

Un’altra opzione popolare è il giubbetto salvagente che aiuta il cane a nuotare ed evita che sprofondi se le cose si mettono male. Se non perdete mai il cane di vista, non dovrebbe essere necessario; ma se avete un pomeriggio pieno di impegni e non potete tenerli sempre sott’occhio, allora un giubbetto sarà una certezza in più.

Alcuni cani apprezzano molto i gonfiabili (idealmente quelli specifici per cani a prova di unghiate). Possono utilizzarli per fare una pausa oppure stendercisi sopra come fanno gli umani su una sdraio.

Se un cane ha delle serie difficoltà e deve essere salvato, la rianimazione cardiopolmonare può salvargli la vita. Ci sono dei tutorial on line su questo argomento oppure potete chiedere al vostro veterinario.

Non bere acqua

I cani si surriscaldano in fretta se il sole picchia e tendono naturalmente a nuotare per rinfrescarsi. Nuotare però è faticoso ed è molto meglio se il cane si rinfresca all’ombra con accanto una ciotola di acqua fresca.

Ed ecco spuntare un altro rischio – un cane assetato in piscina farà una cosa per lui naturale e berrà l’acqua della piscina. Se ne beve troppa di acqua con cloro può star male. Ancora una volta sarebbe opportuno metterlo all’ombra con una ciotola accanto in modo da evitare che abbia la tentazione di bere acqua dalla piscina.

Proprio come noi umani, un cane dopo la piscina ha necessità di risciacquarsi per eliminare il cloro da pelo, occhi e pelle.

Il cane ama la piscina ma la piscina ama il cane?

Ci sono tre fattori da tenere in considerazione per una piscina utilizzata anche dai cani: batteri, peli e &deterioramento.

I batteri sono associati a pupù e pipì. Il cane però di solito non usa la piscina per fare i suoi bisogni ma in ogni caso se la piscina è mantenuta correttamente e trattata chimicamente, i batteri verranno eliminati e non saranno più un problema.

I peli invece sono un problema. I peli del cane si accumulano nel filtro della piscina incredibilmente in fretta. Una bella spazzolata prima della nuotata potrebbe aiutare ma dovrete tener pulito il filtro e gli altri macchinari più frequentemente.

Il fattore deterioramento è da tenere in considerazione a causa delle unghie. Graffieranno i bordi e tutte le superfici. Una piscina in cemento o mattonelle è resistente alle zampate ma una piscina in plastica o vinile potrebbe fessurarsi e perdere. Dovrete anche considerare che cani e bambini assieme in piscina possono essere un problema sempre per le unghiate.

Seguite queste semplici precauzioni e la piscina potrà essere condivisa allegramente da cani e umani. Ma non forzate le cose – alcuni cani amano stare a mollo mentre altri preferiscono restare all’asciutto.

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This entry was posted in Cani on July 29th, 2020 by linnearask