The Omlet Blog Archives: February 2020

Le galline sono felici in un pollaio di legno? Fai il test.

Le galline sono felici nel pollaio in legno?
Il pollaio è sufficientemente solido per sopravvivere all’inverno?
E’ arrivato il momento di migliorare il pollaio in legno?

Queste sono le domande che si pongono i proprietari di galline quando si trovano davanti al fatto che forse il pollaio in legno non supererà un altro inverno.

Fai questo breve test per verificare se il pollaio in legno è ancora adatto per l’inverno.

Il legno assorbe l’acqua, sembra più pesante da trasportare in inverno?

A = Si, o sto diventando più debole oppure il pollaio è decisamente più pesante in inverno

B= Si, ma ho risolto chiedendo aiuto a qualcun altro per spostarlo al posto mio.

C = Ho rinunciato a spostarlo.

D = No, ho passato l’estate a levigare e verniciare il pollaio ed ora è più impermeabile della barba di un marinaio norvegese.

Hai dovuto versare acqua bollente sulle serrature per farle aprire?

A = Si, il mio kit di riparazione per il pollaio è più fornito di quello per la macchina.

B = L’acqua bollente sarebbe stata un’idea migliore rispetto al mattone che ho utilizzato per sollevare il chiavistello e che poi mi è scivolato ed è andato direttamente sulla serra.

C = Ingrasso scrupolosamente tutte le cerniere e le viti ogni settimana perché non si blocchino.

D = Ho meticolosamente allineato il pollaio verso il sole che sorge all’alba così che le viti e i chiavistelli sono sgelati per quando mi alzo. Nelle giornate nuvolose mi risolvo con il bollitore.

Il pollaio in legno si è ingrossato nell’inverno?

A = Forse è un caso, ma sì, le porte sembrano troppo grosse rispetto alle cornici e niente si apre e si chiude come dovrebbe.

B = Si, tutti i pannelli sembrano essersi gonfiati e sono un po’ preoccupato pensando a quando si ridurranno di nuovo perché ho riempito lo spazio extra con altre due galline.

C = Sembra tutto nella norma, ma la parte inferiore sembra un po’ zuppa.

D = Grazie alla mia accurata opera di verniciatura e ad aver posizionato il pollaio in un’area che non è umida, è al top delle condizioni.

Il tetto perde?

A = Quest’anno ho già riparato il tetto varie volte e perde ancora.

B = Si, ma è la prima volta e credo che lo riparerò con facilità.

C = Al momento non ho problemi con il tetto.

D = Il mio pollaio di legno è nuovo di zecca e non credo avrò problemi questo inverno.

All’interno è freddo e umido?

A = Si, dentro è freddo e la lettiera si bagna rapidamente.

B = E’ un po’ freddino, ma le mie galline si stringono fra loro per tenersi calde.

C = Non ho problemi di umidità e ho tante galline che si tengono calde tra loro.

D = Il pollaio mantiene bene il caldo la notte una volta che la porta è chiusa e di giorno razzolano all’aperto.

Avete infestazioni di acari rossi in estate?

A = Si, devo pulire e trattare il pollaio e le galline regolarmente e temo l’arrivo dell’estate.

B = Non più del normale e di solito faccio fronte al problema al meglio delle mie possibilità.

C = Ho dei problemi con gli acari in estate ma ho una strategia ben strutturata.

D = Gli acari rossi non mi hanno causato problemi quest’anno.

Quanto tempo impieghi a pulirlo?

A = E’ un lavoro di una giornata che temo e in inverno non lo faccio con regolarità.

B = Ci vuole parecchio tempo e in inverno non è uno scherzo ma le mie galline lo apprezzano.

C = Ci vogliono alcune ore e tutta la famiglia aiuta nel compito.

D = Non ci impiego molto perché ho un sistema ben collaudato.


I risultati…

Maggioranza di A = Se si sono verificati vari episodi durante l’anno come infestazione da acari rossi, il tetto che perde, scarsa ventilazione, allora è probabile che i problemi siano seri e non spariranno per magia e anzi peggioreranno con il peggiorare delle condizioni atmosferiche. Considerate la possibilità di passare ad un pollaio in plastica per una pulizia più rapida, evitare gli acari rossi, un miglior isolamento termico senza compromettere la ventilazione e delle galline felici tutto l’anno.

Maggioranza di B = Avete fatto un ottimo lavoro per cercare di mantenere al meglio il pollaio finora e sembrate desiderosi di risolvere i vari problemi che si presentano con un pollaio in legno. Magari il pollaio potrebbe resistere un altro inverno ma tu e le galline siete felici? La cosa più importante a cui prestare attenzione è l’umidità e assicurarsi che ci sia una buona ventilazione in modo che le molecole dell’acqua si muovano senza causare troppo freddo alle galline.

Maggioranza di C = Sembra che siete un vero e proprio veterano dei pollai in legno e sappiate esattamente cosa fare! Tenete d’occhio le aree critiche in inverno e assicuratevi di tenerlo pulito anche in inverno, soprattutto se avete tante galline. In primavera, fate un esame su come sono trascorsi i mesi invernali, se ci sono stati dei danni o se delle galline si sono ammalate e poi prendete in considerazione altri tipi di alloggiamento.

Maggioranza di Ds = Il tuo pollaio in legno è come nuovo o ci hai speso molto tempo e fatica per mantenerlo al meglio. Vale comunque la pena fare un esame delle zone critiche prima che inizino le giornate più fredde e cercate degli accessori che potrebbero migliorare il pollaio. Ad esempio, una Porta Automatica può essere posizionata anche su un pollaio in legno così da poter chiudere per tempo le galline la sera anche se non sei ancora rientrato a casa. Così facendo, le galline possono iniziare a stare al calduccio e senza spifferi e saranno al sicuro dai predatori.

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This entry was posted in Galline on February 12th, 2020 by linnearask


La storia della zampa

Ti è mai capitato di guardare le zampe del tuo animale e domandarti il perché? Come mai non hanno mani e dita come noi? La risposta è stata data centinaia di anni fa ed è il risultato degli antenati dei nostri animali che si sono adattati alle vite selvagge ed indipendenti in un ambiente che era molto lontano dalle nostre confortevoli case sicure.

La storia della zampa

Prima che i nostri animali venissero addomesticati, dovevano difendersi e procacciarsi il cibo per sopravvivere. Molti tratti caratteristici che li hanno aiutati a sopravvivere allora, sono ancora presenti e sono sopravvissuti all’evoluzione. Questo include la zampa.

I cani e i gatti sono i primi animali che ci vengono in mente se pensiamo alle zampe. Ma prima dei nostri esemplari di cani e gatti domestici, ci sono state generazioni di gatti selvatici e lupi. Lo scopo della zampa è correlato in larga misura alla sua capacità di assorbire i suoni e gli urti. Il tessuto grasso all’interno dei polpastrelli consente agli animali di saltare e atterrare senza dolore e senza rumori, cosa particolarmente utile per cacciare le prede in mezzo alla natura selvaggia, oltre a proteggere gli arti dall’impatto.

A dog's paw pad

I cuscinetti delle zampe sono più ruvidi se l’animale entra spesso in contatto con superfici molto difficili. Questo consente una migliore presa su terreni insidiosi o scivolosi e svolgono la stessa funzione delle nostre scarpe. Per i nostri animali domestici, i cuscinetti sono molto più soffici dato che le condizioni dei terreni su cui camminano sono molto migliori. Alcune razze di cani hanno ancora le zampe palmate per aiutarsi nel nuoto, un adattamento che è passato dai lupi e di cui ancora beneficiano.

Se le zampe sono perfette per camminare e saltare, delle macerie possono ferire i polpastrelli e causare dolore. Se vedete l’animale che si lecca ripetutamente la zampa o zoppica, controllate attentamente i polpastrelli per verificare che non ci siano delle pietruzze o delle schegge da rimuovere. Se le zampette del porcellino d’india sembrano doloranti, potrebbe essere dovuto alla lettiera troppo ruvida.

Che cosa ci raccontano le zampe?

Lo sapevate che alcuni animali traspirano e si raffreddano attraverso i polpastrelli? Ecco quindi che delle impronte umide di zampa potrebbero significare che il vostro animale ha bisogno di un aiuto extra per raffreddarsi.

Le zampe degli animali a volte ci raccontano anche dei loro sentimenti. Ad esempio i gatti che fanno la pasta su coperte, letti e cuscini e anche sugli esseri umani mostrano la loro felicità e contentezza. Ci sono varie ragioni per questo comportamento; potrebbe ricordare loro le cure materne, potrebbero voler creare un posto confortevole in cui dormire oppure potrebbero utilizzare le ghiandole posizionate sui polpastrelli per marcare il territorio.

Avete notato che il gatto non ama farsi toccare i polpastrelli? Questo perché i cuscinetti sono estremamente sensibili al tatto ma alcuni gatti possono essere addestrati a tollerare questo contatto che è più facile se si inizia in giovane età, così se il tuo gatto si lascia toccare le zampe, potrebbe essere un segno di fiducia.

Più informazioni qui e qui.

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This entry was posted in Animali da compagnia on February 12th, 2020 by linnearask