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Come mai certe persone sono allergiche ai gatti?

Un Ragdoll bianco sdraiato su una cuccia in memory foam Bolster

L’allergia ai gatti è una delle più frequenti allergie agli animali, quasi il doppio rispetto a quella ai cani. Si stima che 3 persone su 10 hanno una qualche reazione ai felini ma fino a che punto limita la loro voglia di condividere la vita con loro varia notevolmente.

I segnali più comuni dell’allergia al gatto includono uno dei tanti sintomi riportati di seguito, dopo aver passato del tempo con un gatto o in una casa dove vivono dei gatti:

  • Tosse e respiro affannoso
  • Uno sfogo pruriginoso su petto e volto
  • Occhi rossi che prudono
  • Starnuti

Alcune reazioni allergiche più gravi sono la mancanza di respiro, gravi gonfiori e nei casi peggiori shock anafilattico. Se l’allergia è presente ma non in modo grave, la gente sta bene con gatti intorno ma con una costante sensazione di stanchezza e gola infiammata.

Qual’è la causa dei sintomi?

Contrariamente alla credenza comune, non è il pelo degli animali a causare le allergie ma una proteina prodotta nelle ghiandole sebacee sulla pelle e che si ritrova nella saliva dei gatti, urina e forfora (scaglie secche di pelle che spesso troviamo sul pelo dei gatti). Questa proteina è chiamata Fel d. L’Organizzazione Mondiale per la Sanità riconosce 8 diversi allergeni, Fel d 1-8, e di questi, Fel d 1 è responsabile per il 60-90% delle reazioni allergiche. Le funzioni biologiche non sono ancora note, ma di sicuro sa come infastidire noi umani!

Le persone che soffrono di allergia hanno un sistema immunitario ipersensibile che confonde delle cose innocue come una proteina del gatto per dei pericolosi invasori e li attacca per distruggerli. I sintomi che si riscontrano non sono altro che gli effetti collaterali della difesa corporea contro gli allergeni.

Cosa si può fare?

I gatti maschi producono dei livelli più alti di Fel d 1 rispetto alle femmine e ai maschi sterilizzati. Ma la differenza è comunque minima, per cui se siete allergici non cambierà molto.

Lo stesso vale per le razze di gatti dette ipoallergeniche. Anche se funziona per alcune persone allergiche, producono comunque Fel d 1. Per cui se avete delle gravi reazioni ai gatti, prenderne uno che causa meno danni non lo renderà meno problematico. La sola cosa che potete fare è passare del tempo con la razza che state pianificando di prendere o adottare un gatto e vedere come va.

Gli antistaminici possono essere un problema; se presi regolarmente minimizzano i sintomi e rendono possibile la convivenza. Di solito è meglio prenderli preventivamente per assicurarsi che il corpo sia preparato per affrontare gli allergeni. In ogni caso non è raccomandato dipendere dagli antistaminici giornalmente per poter tenere un gatto. Anche se triste, dovrete fare i conti con l’allergia e considerare che avere un gatto non è la soluzione migliore.

C’è anche da considerare che potreste sviluppare un’allergia ai gatti nel corso della vita anche se prima non avevate mai mostrato alcun sintomo. Le allergie non sono ereditarie ma la tendenza a sviluppare allergie a volte si passa da genitori a figli. Questo significa che siete allergici ai gatti, è facile che i vostri figli sviluppino un’allergia a qualcosa. Magari non necessariamente ai gatti ma dato che è una delle allergie più comuni, è meglio che fate passare del tempo anche a loro col gatto prima di prenderne uno.

Un gatto marrone dorme su una cuccia Maya Donut

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This entry was posted in Gatti on August 18th, 2020 by linnearask