The Omlet Blog Archives: November 2019

Come preparare un bagno di sabbia per le galline

Magari pensate che non sia necessario preparare un bagno di sabbia per le vostre galline. Sembra che facciano già tutto da sole. Appena scovano un angolino asciutto, iniziano a beccare e raspare, si accucciano, gonfiano le penne e poi scuotono le ali per ricoprirsi di terra.

Va bene. Ma ci sono anche altri modi per rendere il bagno di sabbia più piacevole ed efficace. E’ come passare da una doccia fredda fatta con un vecchio secchio bucato a una super doccia rinvigorente!

Perché le galline hanno bisogno dei bagni di sabbia?

Proprio come una vasca da bagno per gli esseri umani, un bagno di sabbia è per la pulizia. Non sono solo le galline che cercano di pulirsi dalla sporcizia – ci sono altri uccelli come i passeri e i merli che fanno i bagni di sabbia. La polvere o la sabbia assorbono il surplus di umidità e olio sulla pelle. Elimina anche i parassiti come acari e pidocchi chiudendo i pori che gli consentono di respirare oppure semplicemente spazzandoli via.

Una volta che sono completamente coperte di polvere e sabbia, le galline si scrolleranno proprio come fanno i cani dopo un bagno. Una veloce lisciata delle penne e il gioco è fatto.

Oltre ai benefici fisici, si ritiene che i bagni di sabbia siano mentalmente gratificanti per le galline. Le aiuta a rilassarsi ed è anche un modo per socializzare quando un gruppo di galline fa il bagno di sabbia assieme.

Cose da aggiungere ad un bagno di sabbia

Molti proprietari convertono una vecchia lettiera per gatti o la base di una vecchia gabbia per uccelli o mammiferi in un bagno di sabbia per galline. In alcuni casi però non è molto profondo e il risultato è che spargono il contenuto tutto intorno. Un vecchio pneumatico o una cuccia di circa 20 o 30 cm di altezza, sarà sufficiente per contenere 10 cm of ‘sabbia’ oltre a un’altezza aggiuntiva per evitare spargimenti esterni.

Il bagno di sabbia deve essere esposto in una zona soleggiata. Questo è un dettaglio importante perché le galline lo cercheranno anche in inverno. La vasca del bagno non dovrebbe essere riempita con prodotti a base di argilla e terriccio senza prodotti chimici (sabbioso sarebbe l’ideale) e poi tenuto asciutto. Diventerà polveroso in poco tempo.

Cenere di legna – Uno degli elementi migliori che si possono aggiungere è la cenere di legna. Contiene vitamina K, calcio e magnesio, che sono ottimali per la salute delle galline. Inoltre assorbono le tossine dai pori e così agisce come una sorta di medicina. Le galline spesso mangiano anche un po’ di cenere. Questo va bene – questi nutrienti sono salutari anche se ingeriti.

Terra Diatomacea (Food Grade) – Questa polvere naturale, ricca in silicio, ha delle importanti proprietà anti-parassitarie che uccidono acari, pidocchi, pulci e zecche. Le galline ci faranno il bagno e può anche essere aggiunta al loro cibo.

Sabbia fine – Anche se avete un terreno sabbioso, aggiungere della sabbia fine migliorerà il bagno. Pulisce efficacemente le penne e rimuove quei fastidiosi parassiti.

Erbe essiccate – Anche se sono un’aggiunta opzionale, le erbe aggiungono un apporto benefico per le galline. Lavanda, rosmarino e timo e menta sono degli insetticidi naturali che aiutano a tenere sotto controllo i parassiti delle galline. Rosmarino e timo sono anche degli anti-infiammatori, e sono utilizzati per mantenere in salute il sistema respiratorio. Origano e salvia aiutano a rafforzare il sistema immunitario e il prezzemolo fornisce vitamine in più. La menta può aiutare gli uccelli a tenersi freschi in estate e, grazie al suo forte odore si ritiene che tenga lontani i roditori e gli insetti. Tutte queste erbe poi aiutano a produrre dei tuorli gialli brillanti.

Per il mantenimento del bagno di sabbia, tutto ciò che dovete fare è di eliminare gli escrementi ogni giorno e rabboccare la sabbia ogni settimana o giù di lì a seconda della frequenza d’utilizzo. Se garantite alle vostre galline il bagno di sabbia ideale, non le vedrete mai impolverate!

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This entry was posted in Galline on November 25th, 2019 by linnearask


I 10 errori più comuni quando si addestra un cane

Bambina che stringe la zampa a un cane seduto nel kennel Fido Studio di Omlet

E’ un’ardua impresa trasformare un cucciolo sovraeccitato, saltellante e con la vescica debole in un compagno affidabile e ben addestrato. La trasformazione non è automatica ma richiede perseveranza, organizzazione e alcuni semplici strumenti per l’addestramento.

Potete anche trovare diversi suggerimenti sull’addestramento sulla Guida cani della Omlet. Qui andiamo a sottolineare alcuni dettagli che potrebbero facilitare il processo di addestramento.

1 – Le sessioni d’addestramento sono troppo lunghe.

Questa sicuramente è la prima regola. L’apprendimento richiede molta concentrazione da parte del cane e, se esagerate, il cane potrebbe annoiarsi oppure dar segni d’impazienza. E probabilmente anche voi. Una sessione d’addestramento dovrebbe andare dai cinque ai quindici minuti. Poi una bella pausa. Potete riprendere con altri 10 minuti d’addestramento dopo circa 1 ora.

2 – Siete impazienti.

Magari il vostro cane è il più intelligente che abbiate mai incontrato ma è pur sempre un cane e non un essere umano e non potete aspettarvi miracoli. Un cane deve concentrarsi per imparare dei nuovi comandi, soprattutto quelli che vanno contro la sua natura di abbaiare, correre, mangiare e saltare addosso per fare le feste. Molti padroni perdono la pazienza quando il cane per l’ennesima volta sbaglia a rispondere al comando e magari si stende invece di sedersi e così via.

Appena perdete il controllo, il cane avvertirà la vostra ostilità e inizierà ad associate l’addestramento al vostro malumore. In questo modo inizierà a non apprezzare più le sessioni di lavoro.

3 – Non continuate a ripetere l’errore.

Se il cane sbaglia per la terza volta ad eseguire un comando, lasciate correre. E’ inutile continuare all’infinito con un esercizio che al momento non riesce. Riprenderete in seguito ‘gli errori’ nelle sessioni successive. Rivedete anche il vostro approccio – eravate troppo vaghi, troppo simile ad un altro comando oppure siete caduti nella trappola dei punti 1 o 2 sopra menzionati?

Allo stesso modo se il cane non si stende quando date il comando “terra”, non continuate a ripeterlo. Prima di tutto il cane capirebbe che non deve rispondere subito al comando e poi capirebbe che il comando ‘terra’ è semplicemente “Terra! Terra! Terra! Terra! Terra!…ecc.”

4 – Ognuno ha il suo carattere.

Se il cane è stanco, di cattivo umore, affamato, o aspetta di fare la sua solita passeggiata, non è il momento adatto per proporgli una sessione di lavoro. Lo stesso vale per l’umano – se non siete dell’umore adatto, il cane lo capirà e anche lui non sarà propenso a lavorare.

5 – L’errore dell’approccio punitivo.

Ci sono due modalità per addestrare un cane – il vecchio sistema di correzione e il metodo molto migliore del ‘rinforzo positivo’. Il vecchio sistema prevedeva una punizione ogni volta che il cane commetteva un errore mentre il metodo moderno lo premia quando fa giusto. Alcuni proprietari fanno un mix dei due metodi e può risultare confuso. Il povero cane non saprà cosa aspettarsi – un gustoso bocconcino o un gesto di stizza.

Non dovreste mai urlare con rabbia il nome del vostro cane o nominarlo durante una punizione in modo che non venga associato a cose negative.

6 – L’addestramento è incoerente.

Utilizzate sempre lo stesso comando per ogni azione e assicuratevi che il cane la compia esattamente una volta imparata. Se date un comando e lasciate che il cane non ubbidisca, state mettendo a rischio tutto il processo d’apprendimento. Quando addestrate un cane, stabilite un insieme di regole e dovete essere coerenti in modo che abbiano un senso.

Se utilizzate un clicker, assicuratevi che il suono sia rinforzato con un bocconcino. E non fate troppi click per una singola azione oppure il suono del click perderà significato per il cane.

7 – L’addestramento non finisce mai.

Se un cane apprende nuovi giochi e fa bene nelle prime sessioni di lavoro, non significa che andrà sempre così. Dovete insistere ogni singolo giorno soprattutto nei primi mesi di vita del cucciolo oppure si arrugginirà (un po’ come voi che cercate di ricordare le lezioni di francese fatte 20 anni fa). Alcuni commettono l’errore di credere che una sessione di lavoro pagata può sostituire un anno di lavoro costante e paziente. Non può.

8 – Un cattivo comportamento viene ricompensato.

Se un cane si comporta male, di getto verrebbe da gridare con rabbia il suo nome per poi ricompensarlo con un bocconcino quando viene da noi. Per un cane questo significa cattivo comportamento = ricompensa. Cercate di ignorare i cattivi comportamenti per quanto possibile e cambiate atteggiamento per distrarlo chiedendogli di sedersi o mettersi a terra (senza usare il suo nome). Allora potrete compensare il comportamento corretto.

9 – Esagerate con le ricompense.

Se date bocconcini troppo frequentemente o in misura troppo abbondante, il cane potrebbe decidere in seguito di ubbidire solo se sarà ricompensato con il cibo. Ci sono anche dei fattori che riguardano la salute se esagerate con le ricompense. Le lodi, il gioco e l’affetto svolgono un ruolo altrettanto importante dei bocconcini.

10 – Un bull terrier non può essere un cane da pastore!

Non c’è un solo ‘modo migliore’ per addestrare un cane. Dipende dalla razza e dal temperamento. Non fate affidamento solo sulle vostre precedenti esperienze o sui suggerimenti dei vostri amici cinofili se i cani in questione sono diversi tra loro.

Nessun cane nasce già educato. Evitando questi 10 tra gli errori più frequenti, renderete l’addestramento più efficace, coinvolgendo tutti gli interpreti – umani e cani – divertendovi.

Cane seduto che ascolta il padrone durante l'addestramento

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This entry was posted in Addestramento on November 22nd, 2019 by linnearask


Tenere al caldo i gatti in inverno

Alcuni gatti preferiscono trascorrere la notte su una calda poltrona invece che girovagare per i tetti. I Persiani, i Ragdoll e i Blu di Russia ad esempio considerano il mondo che vedono al di là della finestra un azzardo e non come un’irresistibile opportunità.

Determinate razze come ad esempio gli Sphynx che sono senza peli, i Cornish Rex e i Devon Rex che hanno un pelo molto corto hanno caldo d’estate e molto freddo in inverno.

Altre razze come il Burmese, Korat e Siamese amano vivere all’aperto e, se chiusi in casa, si stressano facilmente e diventano distruttivi.

Gli incroci spesso vanno a seconda del momento. Ad esempio avrete un Abissino che si acciambella felice nell’armadio preferito mentre poco prima si rotolava gioioso nel prato.

Ma indipendentemente dal gradino in cui il vostro felino si posiziona come amante dell’aria aperta, apprezzerà sempre il caldo. Per un gatto che vive all’esterno in Italia del nord non ci sono problemi – a voler essere ottimisti – dalla fine di marzo alla fine di ottobre. Ma quando le temperature calano drasticamente e la mattina ghiaccia, tutti i gatti hanno bisogno di un posticino dove riscaldarsi le zampe.

Un Paradiso interno

Non c’è bisogno che teniate il riscaldamento “a palla” per tenere al caldo il gatto. Sarà sufficiente un angolo dove acciambellarsi lontano dalle correnti d’aria. Potrebbe essere qualcosa di molto semplice come una scatola con dentro una coperta o un angolino tranquillo sotto la credenza – o anche sopra. Meglio ancora, qualcosa di fatto apposta come una cuccia garantirà il massimo comfort e la ritenzione di calore.

Un’altra opzione fatta su misura è Maya Nook. Trasformerà l’angolino tranquillo del gatto in un elegante pezzo di mobilio che fornirà anche al gatto un posto riservato in cui dormire grazie alle tendine. Maya Nook ha anche un guardaroba opzionale da collegare per conservare il cibo del gatto, giochi e vari altri accessori che di solito sono sparsi per casa.

Anche senza tenere il termostato al massimo, la zona protetta di Maya Nook la rende l’angolo ideale per tutte le stagioni.

Un Paradiso esterno

Se avete un gatto che brama l’aria aperta in ogni stagione e che a volte si mette a dormire in giardino senza protezioni, ci sono alcuni accorgimenti che potreste adottare per rendergli la vita più confortevole.

Una scatola con una coperta in un riparo o un capanno degli attrezzi in un angolo tranquillo garantirà un minimo di comfort a cui nessun gatto saprà resistere. Anche una piccola zona asciutta sotto un balcone potrebbe andare bene.

Se possedete una recinzione per gatti Omlet, potrete allestire una zona coperta per riposare in uno degli angoli. Vi consentirà di tenerlo al sicuro e protetto se ha la tendenza a sparire o a mettersi nei guai.

Se il gatto ha comunque freddo, potreste comprargli un cappottino. Sono molto utili soprattutto per le razze senza pelo come gli Sphynx.

Naturalmente il migliore, il posto preferito da tutti i gatti per passare l’inverno è – il vostro grembo!

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This entry was posted in Uncategorised on November 21st, 2019 by linnearask


La vendita natalizia Omlet è iniziata! Fino al 20% di sconto

Sia che abbiate deciso di iniziare a tenere delle galline con l’arrivo del nuovo anno, oppure volete garantire più spazio in giardino per giocare, se avete deciso di investire nella popolarissima porta automatica o avete programmato di creare un sistema di tunnel per conigli o porcellini d’india o finalmente avete deciso di spuntare la lista dei regali – vi aiutiamo noi!

Nel negozio di Natale Omlet avrete sconti fino al 20% sull’ordine, cosa state aspettando?

 

Termini e Condizioni

Fino al 20% di sconto valido dal 18/11/19 – 2/12/19. Non è necessario un codice promozionale. Soggetto a disponibilità. Omlet ltd. si riserva il diritto di cancellare l’offerta in ogni momento. I prodotti esclusi dalla promozione sono: pollaio Eglu Classic, Recinto Eglu Classic, Eglu Classic per anatre, pollaio Boughton, pollaio Lenham. Lo sconto non è applicabile alla consegna o ai corsi. L’offerta è valida solo per i prodotti a prezzo pieno e non è cumulabile con altre prodotti in offerta o in aggiunta ad altre offerte.

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This entry was posted in Natale on November 18th, 2019 by linnearask


Cosa fare se il gatto si perde

Contattate i vicini per andare a controllare tutti i ripari e i garage della zona

Prima di organizzare una vera e propria ricerca, cercate di contattare i vicini e chiedete loro di andare a verificare se per caso il vostro gatto non sia rimasto accidentalmente chiuso nel loro garage o in un capanno. Mentre andate in giro per il vicinato, chiamatelo ad alta voce e tendete l’orecchio per sentire se sentite un miagolio provenire da qualche garage.

Assicuratevi che qualcuno resti a casa

Se non avete uno sportellino per gatti, assicuratevi che qualcuno resti a casa mentre voi uscite per cercarlo in caso decidesse di rientrare. Alcuni gatti amano girare per qualche giorno. Se improvvisamente il tempo volge al peggio e inizia a piovere, potreste avere una stretta al cuore a saperlo sotto le intemperie, ma invece potrebbe spingerlo a tornare a casa per ripararsi.

Uscite a cercare

Se conoscete il vostro gatto, saprete anche quali sono i suoi posti preferiti. Assicuratevi di andare a vederli tutti e portate con voi dei croccantini da scuotere e chiamatelo ad alta voce.

Appendete dei volantini

Attaccate volantini, inclusi i lampioni, nelle bacheche dei negozi e suonate alla porta dei vicini per spargere la voce e sensibilizzarli.

Assicuratevi che abbiano sempre il collare e che siano chippati

Se il gatto ha il microchip, e qualcuno lo trova e lo porta dal veterinario, questo vi chiamerà e potrete ritrovarvi in fretta. Se non ha il microchip, telefonate a tutti i veterinari della zona e verificate che il gatto non sia stato portato lì.

Social media

Pubblicate un post sui vostri canali social e chiedete ai vostri amici e parenti di condividerlo. Contattate anche i gruppi della comunità locale in cui abitate e chiedete di pubblicare la notizia.

Lasciate che l’altro gatto vi aiuti

Se avete un altro gatto, potreste essere tentati di tenerlo chiuso in casa per evitare una doppia preoccupazione. Non fatelo! Lasciatelo uscire ed esplorare come al solito, potrebbe condurvi all’altro gatto che magari è rimasto intrappolato o ferito. Inoltre se lo seguite, potrebbe darvi delle idee sui posti che frequentano.

Impiegate delle telecamere sulla porta d’ingresso

Le telecamere da apporre alle porte d’ingresso come Nest e Ring rilevano ogni movimento inclusi gli animali e verificate con i vicini se hanno avuto dei segnali d’allarme da quando il vostro gatto è scomparso.

Se vi trasferite

Per evitare che il gatto si perda appena fatto il trasloco, tenetelo in casa per almeno 3 settimane per evitare che rimangano disorientati o che tentino di tornare alla vecchia casa. Questo tempo trascorso in casa permetterà loro di ambientarsi e considerare la nuova dimora come ‘casa’ marcandola con il loro odore.

Potete anche strofinare del burro sulle zampe il primo giorno in cui arrivate così invece di stressarsi e cercare di scappare, si siederà a leccarsi via il burro e nello stesso tempo si ambienterà.

Mentre lo tenete in casa, spargete fuori di casa un po’ della sabbietta della lettiera così che anche gli altri gatti di quartiere si adattino al loro odore. La prima volta che lo lasciate uscire fatelo all’ora di pranzo così la fame lo riporterà a casa con facilità se vi sentirà scuotere la scatola dei crocchini.

La necessità e il desiderio di tornare alla vecchia casa può essere molto forte, soprattutto se non è molto distante. Assicuratevi che i nuovi inquilini abbiano i vostri riferimenti in caso tornasse.

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This entry was posted in Gatti on November 17th, 2019 by linnearask


Perché le galline non depongono le uova?

Una ragazza raccoglie un uovo appena fatto in un pollaio Eglu Cube della Omlet

Trovare uova nel nido è una delle gioie dell’essere un allevatore!

Moltissime persone decidono di tenere delle galline per avere la possibilità di avere a disposizione uova sempre fresche e deliziose! Per cui quando smettono parzialmente o completamente di fare uova, la situazione può diventare irritante e frustrante. Ci sono diverse ragioni per spiegare questo comportamento e, fortunatamente, in molti casi non c’è motivo di preoccuparsi. Ecco alcune delle principali ragioni per cui le galline smettono di deporre uova:

L’età delle galline

Se alleviate galline, avrete notato che seguono un ciclo di deposizione e che l’età influisce sulla produzione di uova. Le galline da cortile in media vivono tra i sei e gli otto anni ma producono uova solo per un numero limitato di questi.

Molte galline non iniziano a fare uova prima dei sei mesi d’età circa ma la tempistica esatta dipende dalle razze. Alcune razze come l’Australorp, Golden Comet, e Leghorn, iniziano prima, tre le 16 e le 18 settimane. Altre razze più grosse come le Orpington, Plymouth Rock, e Wyandotte, invece, potrebbero ritardare fino agli otto mesi per vedere il primo uovo!

Mentre la produzione di uova decresce gradualmente ogni anno, le galline potrebbero smettere definitivamente di deporre verso i sei anni di età. Anche in questo caso dipende dalla razza e alcune potrebbero interrompere prima o dopo questo termine.

Se non siete sicuri dell’età delle vostre galline, leggete il nostro blog precedente: Come definire l’età di una gallina.

Periodo dell’anno

Un altro fattore che impatta sulla deposizione o meno delle uova è il periodo dell’anno che poi è anche la risposta più frequente alla domanda “perché le mie galline non fanno più uova?”.

Per la maggior parte delle razze, le galline tendono a interrompere la produzione di uova o ridurre drasticamente nei mesi freddi. Questo è dovuto al fatto che le ore di luce si riducono in inverno. Al termine dell’estate, la luce inizia a diminuire e questo fattore innesca una risposta ormonale nelle galline. Per produrre un uovo, servono in media 12-14 ore di luce ogni giorno e 16 ore per il massimo della deposizione ed ecco perché in inverno diminuiscono la produzione. Inoltre, le galline che raggiungono la maturità in autunno o in inverno, potrebbero non fare uova fino alla primavera successiva.

Muta

La muta è un fenomeno annuale (o a volte biennale) durante la quale le galline perdono le vecchie penne e ne spuntano di nuove. Di solito dura tra gli 1 e 2 mesi e sebbene possa avvenire in ogni momento dell’anno, nel Regno Unito, di solito accade in tarda estate o all’inizio dell’autunno.

Quando le galline fanno la muta, la maggior parte ‘prende una pausa’ dal fare uova perché i loro sforzi fisici sono concentrati nella crescita delle nuove penne. In questo periodo dovrete continuare ad assicurare loro una dieta sana e aggiungendo delle proteine extra per essere certi che abbiano tutte le vitamine e minerali. Potreste anche aggiungere dell’aceto di mele all’acqua per farle rimanere in salute, penne lucide e nuovo piumaggio.

Cattiva alimentazione

Questo sottolinea un altro importante elemento – una dieta nutriente è essenziale tutto l’anno. Se è un’ottima idea aiutare le galline con dei nutrienti extra durante la muta, è anche importante assicurare loro ciò di cui hanno bisogno per essere in salute e fare uova tutto l’anno!

Considerate semplicemente che se le galline sono malnutrite, la produzione di uova calerà e in alcuni casi cesserà. Mentre in natura le galline vanno in cerca del loro cibo, per produrre regolarmente le uova, necessitano di una dieta bilanciata con sufficienti proteine e carboidrati. Un regolare apporto di un buon mangime di qualità e l’accesso al grit è tutto quello di cui hanno bisogno.

Una gallina in cova

A volte una gallina decide di rimanere seduta caparbiamente aspettando che si schiudano le uova. In questo caso si ha a che fare con una gallina in cova e finché resterà così, non produrrà uova. Va bene se desiderate avere i pulcini perché allora la gallina resterà felicemente seduta al suo posto per circa tre settimane. E’ meno comodo se invece preferite avere le uova!

Potete comunque lasciarla al suo posto per tre settimane alla fine delle quali riprenderà comunque la sua vita normale. In alternativa, potete cercare di scoraggiarla con gentilezza se per caso ha deciso di fare il nido in una posizione scomoda (o se avete assoluta necessità di uova!). Far interrompere una cova può essere difficile ma mettere una borsa del ghiaccio o dei piselli surgelati sotto può essere un sistema. Alcuni allevatori suggeriscono invece di mettere la gallina in una gabbia di acciaio o in un kennel per cani con cibo e acqua per alcuni giorni. Potrebbe essere un po’ scomodo ma di solito funziona per far interrompere la cova.

Della Bantam che razzolano nel pollaio Eglu Go

Le galline hanno bisogno di molto spazio per razzolare in pollaio

Le galline se malate smettono di fare le uova

Se le vostre galline smettono di fare uova e avete accertato che non sono né troppo vecchie né troppo giovani, che non sono in periodo di muta e non sono in cova e che infine non hanno ridotto la produzione a causa del freddo, allora la motivazione potrebbe essere una malattia. In particolare i parassiti come pidocchi, acari, pulci e vermi interni possono causare stress fisico che ha poi un grande impatto sulla deposizione. Per avere altre informazioni sulle malattie delle galline, andate sulla nostra pagina sulla salute dei polli per consigli e diagnosi e – ove possibile – cura dei disturbi.

Così come la malattia può essere fonte di stress, questo può essere causato anche da altri fattori come il bullismo, troppa manipolazione, ferite, bambini rumorosi e animali in giardino o un ambiente povero. Assicurarsi che le galline abbiano a disposizione uno spazio dove essere felici e in salute è vitale. Una struttura come quella del pollaio Eglu e recinzione, con i posatoi idonei, mangiatoie e altri accessori essenziali potranno essere di aiuto.

Altre cose da considerare…

E’ anche possibile che le galline stiano in verità continuando a deporre ma che spariscano prima che voi andiate a raccoglierle! In ogni caso potete rassicurarvi, il mistero delle ‘uova scomparse’ di solito è svelato con due ragioni principali.

La prima è che le galline che razzolano libere spesso ‘tornano alle origini’ e iniziano a deporre a terra invece che in pollaio. Dovreste verificare sotto i cespugli, nell’erba alta e negli angolini riparati del giardino. Se questa abitudine dura da molto potrebbero esserci varie uova all’aperto. Verificatene la freschezza mettendole in una ciotola d’acqua. Se l’uovo è steso su un lato, è fresco. Se rimane dritto (tra i 45 e i 90 gradi), ma sempre in fondo alla ciotola, non è fresco ma utilizzabile. In caso di galleggiamento, è sicuramente andato a male!

Le uova possono sparire anche se le galline iniziano ad assaggiarle. L’ovofagia tra le galline può essere un sintomo di sovraffollamento o di una dieta povera. Una volta assaggiate, sarà difficile fermarle e bisognerà isolarle per farle smettere di mangiare le uova delle altre galline. L’isolamento può causare un po’ di stress e portare a smettere di deporre e però contemporaneamente far interrompere l’abitudine di mangiare uova.

Una normale ripresa

Non preoccupatevi – a meno che una gallina sia troppo vecchia o malata, in breve tempo ricomincerà a fare uova. I proprietari possono facilitare il processo assicurando alle galline tutto ciò di cui hanno bisogno. La chiave per una buona produzione di uova è buon cibo, tanto spazio – e pazienza!

Il porta uova della Omlet vicino ad un uovo fritto

Le galline di cortile producono uova saporite!

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This entry was posted in Galline on November 15th, 2019 by linnearask


Scegliere un nome per il vostro animale

Dare il nome ad un animale può essere difficile. Bisogna optare per qualcosa di molto originale, qualcosa che descriva l’animale oppure che rifletta la vostra personalità? Potreste magari scovarlo in una lista on line dei nomi più in voga? Oppure dovrebbe dire qualcosa rispetto all’anno in cui l’animale è nato – ad esempio un cane che si chiama Trump, una gatta di nome Greta, oppure il pappagallino Boris?

Se si tratta di un animale di famiglia, spesso i genitori lasciano l’incarico di scegliere il nome ai figli. Ci illudiamo di essere genitori gentili e comprensivi ma in realtà lasciamo loro la patata bollente!

La salvezza è nei numeri

In qualche modo se i nuovi arrivati sono in due, l’ispirazione si scatena. Potete usare la stessa lettera – Micio e Micia, Pallino e Pallina, o Arturo e Alfie. Oppure potete optare per le coppie famose come Mio e Mao, Thor e Loki , Tom e Jerry, Lennon e McCartney, Mignolo e il Prof.

Diventa più difficile se gli animali sono più di due. Un piccolo gruppetto di galline ad esempio all’inizio avrà un nome per ognuna del gruppo ma col tempo probabilmente vi riferirete a loro come “le ragazze”.

L’altra maniera per interpretare il detto la salvezza sta nei numeri è di utilizzare sempre lo stesso nome mille volte. Gatti che si sono da sempre chiamati Tom; Fido è il più utilizzato per i cani e Polly per il pappagallo è iconico. E poi c’è l’elenco dei nomi più popolari che si modificano con il passare del tempo esattamente come per i nomi di bambini.

Un sondaggio svolto nel 2018 suggerisce che Luna, Maya, Margot e Mario sono i nomi più comuni per i cani nomi in Italia. I gatti si chiamano principalmente Luna, Romeo, Chicca e Pallina. E se avete un pappagallo, avrete buone possibilità di chiamarlo Blu, Kiwi, Becco, Tristano o Momo.

I piccoli mammiferi tendono a condividere nomi di personaggi di fantasia famosi come Flopsy, Giulio Coniglio, Luna, Peter coniglio (Flopsy e Giulio, insieme a Peter, sono rimasti in cima alla lista per più di 60 anni).

Buttarla sul ridere?

Se decidete di optare per un nome ridicolo, dovrete essere ben certi che non rimpiangerete la decisione in un momento successivo. Alcuni nomi come Brexit, Doggy McDogface and Smelly Cat diventano obsoleti.

Se invece volete scegliere un nome che ispiri un sorriso senza strafare, sarebbe meglio scegliere qualcosa di insolito per un animale. Non vi stancherete mai di un gatto che si chiama Gary, un cane che si chiama Ambrogio e un pappagallo che si chiama Karen. Ma è un confine labile. Nomi particolari come Laptop il gatto, Salsiccia il bassotto e Biscottino il pappagallo perderanno il loro fascino in men che non si dica.

Cose da evitare

Se avete preso con voi un cane, dovreste evitare nomi che assomiglino a dei comandi. As esempio Naruto assomiglia al comando ‘Seduto’, Sasha assomiglia a ‘Lascia’, Rasta assomiglia a ‘Resta’ e così via. Questo consiglio non vale per le altre specie animali.

Qualunque nome volgare o controverso sarà fonte di imbarazzo – per voi (quando dovrete chiamarlo davanti ai vicini), e per il povero bimbo che sarà costretto a chiamare il suo amico a quattro zampe Sexy, Satana, o similari.

Sarebbero anche da evitare i nomi da bambino. Da cuccioli possono somigliare a Palladipelo o Pancinomorbido ma una volta diventati adulti potrebbero suonare strani.

Abbiate un pensiero gentile anche nei confronti dei veterinari e dei gattili. Utilizzate dei nomi che si possano scrivere senza errori e che non diano problemi nei database.

Idee per quando tutto il resto fallisce

Potreste scegliere un nome che descriva il comportamento o l’apparenza del vostro animale. Lampo, Scheggia, Gonzo, Graffio, Calzino, Biscotto e così via. Ci sono poi nomi famosi come – Bugs, Daffy, Silvestro, Titti, Lassie, Laika, Tequila, Felix, ecc.

E poi naturalmente la classica carta ‘esci di prigione’ – i bambini. Tutto ciò che dovrete fare è dare un giudizio sui vari nomi che vi sottoporranno dicendo semplicemente “riprova” se non vi soddisfa. Una volta scelto Neve, Scooby, Simba o Marley, potrete sedervi e ritenervi soddisfatti per il difficile lavoro svolto.

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This entry was posted in Animali da compagnia on November 12th, 2019 by linnearask


Garantire al tuo pappagallino o al tuo fringuello il miglior spazio in cui vivere

Che cosa ti aspetti da una gabbia?

La cosa principale è dare al tuo pappagallino o fringuello uno spazio in cui vivere felice e fare tutto ciò che un uccellino dovrebbe fare – mangiare, dormire, volare, appollaiarsi e rilassarsi.

Ecco perché la vostra check list dovrebbe somigliare a questa:

  • Accesso a 360 gradi alla gabbia
  • Fantastica stazione per il cibo
  • Diversi posatoi e angolini da utilizzare per svagarsi
  • Accesso facilitato da e per la gabbia
  • Un fantastico design che renderà la gabbia un pezzo unico nella stanza.

E questo riassume la nuova Geo – la gabbia con una marcia in più da qui ai prossimi 100 anni.

La gabbia Geo per pappagallini, fringuelli e canarini

Fino all’arrivo di Geo, le gabbie per uccelli erano rimaste praticamente invariate dai primi anni 20th del secolo scorso.

Ma perché need abbiamo creato una gabbia innovativa vi chiederete? Per il semplice motivo che quando si ha un animale, la sua salute e la felicità sono una priorità.

Così, tenendo a mente questo, la vecchia gabbia rettangolare poteva essere migliorata?

La risposta è si – ed ecco come!

La forma unica geodetica di Geo, e la sua stazione centrale per il cibo è al di fuori dagli standard. Per spiegarvi come ci siamo arrivati facciamo un salto indietro per mostrarvi i primi passi per creare questo design.

Gabbie per uccelli – da piccole cellule, grandi vendite

Le gabbie per uccelli vantano una lunga storia e le loro forme e funzioni si sono evolute negli anni.

All’inizio la gabbia era semplicemente una cella in cui i nostri amici piumati – di solito un fringuello, uno zigolo o uno storno – erano tenuti per cantare. Queste gabbiette erano fatte in vimini o altri tipi di legno pieghevole e leggero. Dal 1830 le gabbie sono state realizzate in filo di metallo. La forma principale era a campana (del genere che si vede nel cartone animato di Titty).

Questo design è rimasto di moda fino agli ultimi anni del XIXth secolo quando tenere gli uccellini come animali da compagnia è diventato di gran moda, grazie ai pappagallini che sono diventati la scelta preferita da tanti. Le gabbie erano spesso ornate e l’enfasi era posta sulle decorazioni invece che centrata sulla felicità degli uccelli. Queste gabbie di solito, si sviluppavano tutte in altezza e non in larghezza.

Agli inizi del XXth secolo, si sono iniziate a realizzare delle gabbie rettangolari che andavano per la maggiore – prodotto che è ancora largamente venduto nei negozi per animali per pappagallini o fringuelli. Alla fine il design era parte integrante del concetto – le mangiatoie che si infilano dal lato, i beverini che si attaccano con delle clip, delle porta d’accesso più grandi e una base removibile per una facile pulizia.

Con varie dimensioni di gabbie potevate assicurarvi di avere il giusto spazio a seconda del numero di uccellini che avevate. E quindi cosa c’era da migliorare – perché c’era bisogno di Geo?

Perché la gabbia Geo è la soluzione migliore per i nostri uccellini

La cupola geodetica della gabbia Geo garantisce le dimensioni ideali per muoversi liberamente. Quando volano in una gabbia rettangolare, gli uccelli non hanno molto spazio da davanti a dietro – l’area di volo è limitata dalla lunghezza della gabbia. Inoltre gli uccelli non possono utilizzare gli angoli a 90 gradi: questi sono spazi morti.

Così se doveste realizzare una mappa di volo per l’area di volo totale, sareste sorpresi di sapere che in una gabbia rettangolare standard da 90x60x40cm (220,000 centimetri cubici) un pappagallino o un fringuello può sfruttare solo un decimo dell’area destinata al volo.

Al contrario la gabbia Geo da 62x60x60cm (223,200 centimetri cubici) è praticamente TUTTA utilizzabile. Non ci sono limitazioni davanti-retro e nessun angolo che impedisce di stendere le ali.

Gli uccelli sono più felici se hanno la possibilità di volare anche al di fuori della gabbia

In una gabbia da interni si può volare solo in uno spazio limitato. Idealmente tutti gli uccellini dovrebbero poter volare anche all’esterno in una stanza – e vi diamo dei consigli per renderlo un passatempo sicuro sulla Guida Omlet per pappagallini.

Con Geo il volo diventa più semplice – ha due ampie porte che consentono un accesso facilitato per entrare e uscire.

Angoli acuti

Gli uccelli hanno bisogno degli angoli per nascondersi se si spaventano per qualcosa?

Si e no. E’ più importante la posizione della gabbia. Se si trova al centro di una stanza piena di movimento, non avranno un posto per nascondersi se sono nervosi. Ecco perché la gabbia – inclusa Geo – deve essere addossata ad una parete o ad un angolo se possibile.

Inoltre Geo ha angoli – molti, ma non i soliti angoli retti di una gabbia tradizionale. Gli uccellini potranno utilizzare i vari angoli per riposare e guardarsi attorno.

Bella e comoda

Il connubio Geo tra la bellezza e il design a misura di uccello è qualcosa che la rende unica rispetto a qualunque altro prodotto sul mercato.

Una delle parti più accattivanti è la mangiatoia centrale. E’ una vera gioia vedere gli uccellini che si ritrovano a mangiare e grazie a Geo c’è anche il vantaggio che la mangiatoia è a prova di sporcizia per facilitare la pulizia.

La forma rotondeggiante di Geo – non circolare ma con molti spazi piani – la rendono un’attrattiva per tutte le stanze. Ma, cosa più importante di tutte, ha un design che raddoppia lo spazio di volo dei vostri pappagallini e fringuelli.

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This entry was posted in Pappagallini on November 11th, 2019 by linnearask


10 ragioni per cui i tuoi genitori dovrebbero lasciarti tenere un animale

Badare ad un animale è una grossa responsabilità. Non perché sia difficile o richieda troppo tempo – nessuna delle due è necessariamente vera – ma perché è un essere vivente. Dipenderà da te sia come suo amico che come colui che si occuperà di lui per il cibo, il caldo e un riparo.

Se puoi provvedere a queste necessità allora tenere un animale sarà fonte di grandi soddisfazioni. Ma a volte c’è un ostacolo sulla tua strada. Se mamma o papà o un altro adulto in casa dice che non potete avere un animale, quale sarà la miglior strada percorribile?

Puoi accettarlo naturalmente – e magari ci sono anche ottime ragioni a supportare questo diniego come ad esempio la suddivisione dei compiti in casa. Per esempio, se hai meno di 10 anni, non è consigliabile che tu abbia tutte le responsabilità della gestione dell’animale – avrai bisogno di qualcuno di più grande che ti aiuti.

Però se riesci a convincere un adulto, avrai buone possibilità di farcela. Per la maggior parte delle persone i problemi pratici sono l’ostacolo principale che si frappone al prendere un pet.

Armati di solidi e convincenti argomenti e sarai presto l’orgoglioso proprietario di un nuovo amico peloso!


1 – Mamma dice: “ci vuole troppo tempo per star dietro ad un animale.”

Rispondi: “Non c’è bisogno che sia un animale che richiede tanto tempo per le passeggiate e l’addestramento come un cane. Un gatto è sufficientemente indipendente e facile da gestire in casa. Un piccolo mammifero come un gerbillo o un criceto ha bisogno di una pulizia una volta a settimana e dargli da mangiare tutti i giorni è piuttosto facile. Lo stesso dicasi per i fringuelli e i pappagallini”

2 – Papà dice: “Non possiamo permetterci un animale.”

Rispondi: “I piccoli mammiferi sono poco costosi da acquistare. Oppure possiamo adottare un animale da un rifugio. Sono sempre alla ricerca di nuovi padroni e noi potremmo aiutare un animale in difficoltà, supportando un servizio locale. Per quanto riguarda il cibo, anche un cane di taglia grande costerà solo poche decine di euro a settimana mentre per un piccolo animale basterà un sacchetto di cibo da 5€ al mese.”

3 – Mamma dice: “Si, ma che mi dici delle fatture del veterinario?”

Rispondi: “I gerbilli e i criceti di solito non hanno grossi problemi di salute e non hanno bisogno di vaccinazioni o microchip come cani e gatti. E poi ci sono le polizze assicurative per gli animali – con un premio assicurativo abbastanza basso, si può assicurare un animale da tutti i potenziali problemi. In questo modo possiamo evitare costose e inaspettate fatture del veterinario.”

4 – Papà dice: “Gli animali sono rumorosi.”

Rispondi: “E’ vero i cani possono essere rumorosi ma si possono addestrare in modo che non abbaino troppo. Le galline sono abbastanza rumorose ma sono sicuro che se prometterò delle uova fresche ai vicini, non avremo problemi! Gli uccellini sono molto rumorosi ma i porcellini d’india fanno dei leggeri fischi e i gatti fanno le fusa. I conigli, i gerbilli e i criceti sono praticamente silenziosi.”

5 – Mamma dice: “Mettono tutto in disordine.”

Rispondi: “I gatti sono molto puliti e ordinati. I piccoli mammiferi fanno confusione ma solo dentro le loro gabbiette e posso pulire io tutte le settimane.”

6 – Papà dice: “Gli animali fanno un cattivo odore.”

Rispondi: “Non è così se si puliscono bene le gabbie ogni settimana e ai cani si può fare uno shampo.”

7 – Mamma dice: “Tutto quel pulire… I’m not going to do it!”

Rispondi: “Le gabbie moderne e i pollai sono molto facili da pulire e lo posso fare da solo. Dai un’occhiata all’ Eglu per le galline e a Qute per i criceti e i gerbilli cages, e capirai cosa intendo.”

8 – Papà dice: “Ti stai dimenticando che in casa c’è qualcuno allergico a peli e piume.”

Rispondi: “Ci sono delle razze che sono ipoallergeniche di gatti e cani, potremmo scegliere una di queste.”

9 – Mamma dice: “Durante la giornata non c’è nessuno che gli faccia compagnia.”

Rispondi: “Alcuni cani sono assolutamente a loro agio anche se stanno da soli per alcune ore. E anche molti gatti. Basterà sceglierli tra le razze più adatte. I piccoli mammiferi e gli uccellini se la cavano senza esseri umani anche tutto il giorno. Lo stesso vale per le galline – possiamo anche prendere una porta automatica per pollai perché siano indipendenti.”

10 – Papà dice: “Ma perché?”

Rispondi: “Gli animali sono belli e sono i migliori amici dell’uomo. Alcune ricerche dimostrano che aiutano ad alleviare lo stress. E le galline producono anche un sacco di uova deliziose!”

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This entry was posted in Animali da compagnia on November 11th, 2019 by linnearask


15 indizi per capire se il tuo gatto ti ama

I gatti hanno la reputazione di essere distaccati e di non emozionarsi quando vi vedono. Ma questo in realtà significa solo che non sono come i cani! Nella realtà i gatti creano dei legami molto forti con i loro padroni e il loro modo di dimostrare affetto fa parte del loro charm. Sei sicuro che il tuo gatto ti ama se…

1. Ti viene a salutare quando apri la porta.

Il miagolio di benvenuto, la coda eretta, trotta felice verso di te… se non è un gatto felice, non sappiamo cos’altro potrebbe essere! Alcuni gatti hanno anche sviluppato la capacità sconcertante di predire il vostro arrivo mettendosi seduti accanto alla porta o alla finestra anche se non ci sono indizi del vostro arrivo in strada. Se volete potete verificare le doti psichiche con l’aiuto di un altro umano in casa…

2. Ama farsi carezzare.

Anche se ci sono alcuni gatti che amano farsi accarezzare da tutti, molti altro non amano affatto farsi toccare. Se il vostro gatto rifugge le attenzioni di amici troppo amichevoli oppure li scoraggia tirando fuori un artiglio o due mentre si lascia tranquillamente coccolare da voi, allora è sicuramente amore.

3. Vi pulisce.

Magari non apprezzate farvi leccare con la loro lingua che sembra carta vetrata ma ciononostante è indice di affetto. Significa che vi considera come uno di famiglia, un genitore.

4. Vi guarda.

Se il gatto vi guarda dritto negli occhi senza distogliere lo sguardo significa che in vostra presenza si rilassa completamente. Un lungo e lento battere di ciglia è un buon segno anche lui. Di solito i gatti interpretano uno sguardo fisso come un segnale di sfida e guarderanno da un’altra parte (o se ne andranno). Se invece è sufficientemente rilassato da sostenere lo sguardo, dovete prenderlo come un complimento!

5. Si strofina.

I gatti si strofinano sia sugli umani che sui mobili senza discriminazioni. Però strofinarsi su di voi mostrando il posteriore non è solo una richiesta di cibo ma una dimostrazione di affetto!

6. Vi porta dei regali.

Va bene, forse non è una delle dimostrazioni d’affetto più apprezzate ma il ‘dono’ di un roditore – morto, quasi morto o decisamente vivo – è un segno che a casa si sente al sicuro secondo il parere degli esperti. C’è anche una scuola di pensiero che lo vede come affetto, o una sorta di. E’ qualcosa che farebbe una mamma con i suoi gattini per insegnar loro a predare.

7. Miagola molto.

Si ritiene che i gatti utilizzino uno speciale ‘miagolio’ per gli umani. Se il vostro gatto miagola, gorgoglia e vocalizza molto in vostra presenza vi sta comunicando che vi ama.

8. Scodinzola.

Quando viene verso di voi con la coda eretta e scuotendola leggermente, vi fa sapere che è felice di vedervi. A volte è perché ha fame ma spesso è semplicemente per affetto.

9. Si addormenta su di voi.

I gatti sono sempre diffidenti e devono sentirsi super-sicuri quando scelgono un posto dove appisolarsi. Se vi scelgono come letto, prendetelo come segnale di fiducia assoluta e contentezza.

10. Vi mette il sedere davanti alla faccia.

I gatti hanno delle ghiandole posizionate sul sedere, una sorta di identificativo. Se vi mostrano il didietro significa che siete amici. Non sentitevi in dovere di ricambiare…

11. Mostra il ventre.

Un gatto che si rotola sulla pancia e vi invita a grattarla significa che vi considera un compagno e qualcuno con cui giocare. Questo non significa che non userà le unghie durante il gioco successivo, quindi fate attenzione!

12. Purrrrrrrrrs!

I gatti fanno le fusa esclusivamente per i loro gattini e per i loro compagni umani. Nessun altro.

13. Mordicchia delicatamente.

Il mordicchiare delicato è molto diverso da un morso aggressivo. Alcuni gatti usano un saluto orale per creare un legame con i loro amici umani. Alcuni proprietari però scoraggiano questo atteggiamento perchè anche se si tratta di mordicchiamenti delicati, se il gatto si lascia trasportare dall’entusiasmo potrebbe far male.

14. Vi segue dappresso.

Anche se non è ora di mangiare ma vi segue lo stesso, è un segno di puro affetto. Il gatto vuole semplicemente stare con voi. Alcuni vi aspettano fuori casa e altri vi seguono fino a letto. Una volta presa l’abitudine sarà difficile fargliela perdere!

15. Fa la pasta.

Se vi desidera, potrebbe anche iniziare a fare la pasta… Si ritiene che sia un comportamento che origina dai gattini che zampettano per stimolare la mamma a produrre latte. Se lo fa con voi, prendetelo come segno di affetto per creare un legame di fiducia. Amore in altre parole!

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This entry was posted in Gatti on November 4th, 2019 by linnearask


In che modo Autodoor semplifica l’inverno per voi e le vostre galline

Possiamo imparare molto dalle galline. Vanno a letto presto e una volta dentro si accovacciano una accanto all’altra per tenersi al caldo. Nessuna richiesta per uscire a fare un aperitivo la sera. Come risultato la mattina sono belle fresche per affrontare la giornata.

Il problema però è che non sempre abbiamo voglia di alzarci all’alba per lasciarle uscire a razzolare per una giornata piena e allo stesso modo a volte non siamo a casa per richiuderle la sera soprattutto adesso che le giornate si accorciano.

Lasciare la porta del pollaio aperta lascia entrare il freddo e, a meno che il pollaio e la recinzione non siano messi in sicurezza, c’è il rischio che qualche visitatore a quattro zampe non desiderato faccia capolino…

“Qualcuno dovrebbe inventare un’ Autodoor per i ripari delle galline…”

Fortunatamente è già stata inventata la porta a prova di spifferi e di intrusioni. La porta della Omlet Autodoor si collega direttamente al pollaio Eglu Cube Mk1 e Mk2. Ma non esclusivamente a questi modelli – l’Autodoor funziona con qualsiasi pollaio grazie ad un design unico ed intelligente che consente di collegarsi a qualunque riparo abbiate per le vostre galline.

Come molte invenzioni ingegnose – come le radio o le torce a manovella o le luci da giardino alimentate dal sole – la porta per pollai automatica della Omlet ha un sistema molto semplice. E’ alimentata a batteria, sia a tempo che con un sensore di luce per una maggior flessibilità e controllo. Autodoor non si blocca quando la temperatura scende bruscamente. E’ stata testata per funzionare a -20 gradi Celsius (-4 gradi Fahrenheit).

Autodoor è anche molto facile da installare. Il pannello di controllo LCD è separato dalla porta stessa e può essere posizionato al meglio per captare la luce in caso di utilizzo del sensore di luce.

La porta, una volta chiusa, è molto sicura. Non utilizza un sistema di corde e pulegge e non può essere sollevata da predatori in cerca di uno spuntino di mezzanotte. E non riusciranno neppure ad intrufolarsi una volta che la porta è chiusa.

Collegare l’ Autodoor

Se le vostre galline vivono in un Eglu Mk2 Cube della Omlet o in un pollaio in legno, riceverete l’Autodoor con tutti gli attacchi necessari. Avrete bisogno di qualche collegamento extra se volete collegare la porta all’ Eglu Cube, una recinzione Omlet o una tradizionale rete per polli.

 

Il pannello di controllo e il sensore di luce sono collegati grazie ad un robusto cavo così che possiate scegliere il posto migliore per registrare la luce solare. Il sensore però non significa che le galline dovranno rientrare nel pollaio prima che il sole tocchi l’orizzonte. Potete programmarlo per chiudersi un’ora dopo il calar del sole per seguire la routine dei vostri animali. Allo stesso modo può essere programmata per aprirsi un’ora dopo lo spuntare del sole se le vostre galline sono abituate a prendersela comoda la mattina. Questo ha senso soprattutto quando le giornate sono molto fredde – le galline potrebbero apprezzare di rimanere al caldo sui loro posatoi il più a lungo possibile prima di avventurarsi nella mattina gelata.

La porta non si aprirà di notte anche se passano dei fari, una luce di sicurezza o il raggio di una torcia sul pollaio. E’ stata programmata per ignorare questi occasionali sprazzi di luce e si apre solo se sottoposta ad una luce consistente per un tempo fisso che deciderete voi attraverso il pannello di controllo.

In teoria i problemi invernali delle vostre galline sono scongiurati.

E’ possibile che in famiglia abbiate un membro stoico che resta di guardia all’alba e al tramonto ogni giorno per tutto il periodo invernale per aprire e chiudere la porta. Fortunati –questa sì che è dedizione!

 

Per tutti gli altri, Autodoor farà tutto il lavoro per voi quando non ci siete. E poi vi darà l’occasione di godervi un fine settimana fuori senza dover affrontare gli elementi per accudire le galline!

Un NUOVO accessorio per l’Autodoor

Adesso Autodoor può fare anche di più per semplificare le giornate invernali con la NUOVA Luce per pollai. Questa pratica luce si collega al pannello di controllo dell’ Autodoor e può essere programmata per accendersi automaticamente 5 minuti prima che la porta si chiuda per incoraggiare le galline a rientrare. Così se avete nel gruppo una ritardataria che avete paura possa rimanere indietro, questa è la soluzione ideale.

Potete anche utilizzare la Luce in modalità manuale per garantire una luce al pollaio o alla recinzione ideale per verificare lo stato delle galline una volta che rientrate a casa col buio. Il cavo che collega il pannello di controllo e la luce è lungo 2 metri così che possiate posizionare la luce in un posto ottimale.

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This entry was posted in Galline on November 2nd, 2019 by linnearask