The Omlet Blog Archives: August 2020

Che cosa è la FIV e come condiziona il mio gatto?

Foto di Erik-Jan Leusink on Unsplash

Che cosa è la FIV?

FIV, o Immunodeficienza felina, è un’infezione virale che colpisce i gatti in tutto il mondo. Di per se stesso non è particolarmente pericoloso ma indebolisce progressivamente il sistema immunitario del gatto rendendolo più vulnerabile alle infezioni secondarie.

La FIV è presente nel 2.5-5% dei gatti in tutto il mondo, ma è meno frequente nei gatti domestici come i nostri pet.

Come si trasmette?

La FIV si diffonde attraverso il contatto diretto con un gatto infetto, più comunemente attraverso morsi e ferite, motivo per cui i gatti maschi non castrati che si battono per il territorio sono più soggetti a contrarla. Ci sono delle prove che indicano che mamma gatta può trasmetterla ai cuccioli ma è raro. La trasmissione dell’infezione tramite le cure reciproche, condivisione di cibo e acqua e in generale contatti ravvicinati è molto rara.

La FIV non si trasmette alle altre specie, i gatti infetti possono vivere senza problemi con gli umani e altri animali ma dovranno essere gli unici gatti in casa per prudenza.

Come può influire sul mio gatto e come riconoscerla?

La FIV inizia con un breve malessere relativamente gestibile che spesso non viene subito diagnosticato. Dopo ciò, il sistema immunitario del gatto inizierà a deteriorarsi ma ci potrebbero volere anche anni prima che risulti evidente.

Un indizio che può far insospettire il veterinario e fare il test per l’infezione sono i tempi più lunghi per ristabilirsi da una malattia o da piccole infezioni. Non necessariamente il gatto è malato ma è più una questione di frequenza di visite dal veterinario o se sta sempre combattendo con dei problemi di salute.

I gatti positivi alla FIV sono più predisposti ai tumori, infezioni respiratorie gravi e infiammazioni alla bocca. Detto questo, le ricerche mostrano che i gatti infetti hanno un’aspettativa di vita simile a quella dei gatti in salute e che nella maggior parte dei casi possono vivere una lunga e felice vita se tenuti in casa e ben accuditi.

La FIV si cura?

La risposta è no, non c’è cura per la FIV, ma dato che sono le infezioni secondarie e le malattie che affliggono il gatto, in molti casi ci sono delle soluzioni e non c’è motivo per cui un gatto positivo alla FIV possa essere un eccellente gatto da compagnia.

E’ stato realizzato un vaccino contro la FIV ma la sua efficacia è stata messa in dubbio e ora è fatto solo in alcuni stati negli USA.

Che cosa posso fare se il gatto è infetto?

Dato che la FIV si trasmette con contatto diretto con altri gatti, è molto importante che i gatti infetti siano tenuti in casa. Questo non solo eviterà i contagi agli altri felini ma ridurrà i rischi di prendere infezioni secondarie a causa del sistema immunitario indebolito.

Se avete un gatto con FIV non potete farlo uscire, ma apprezzeranno comunque se li farete stare all’aria aperta. La recinzione per esterni Omlet per gatti permetterà al gatto di stare fuori e interagire con il mondo intorno a loro senza correre rischi di incrociare altri gatti. Aggiungete al recinto dei giochi e un grattatoio così il gatto potrà giocare mentre voi lavorate in giardino.

Un’altra cosa che potete fare per aiutare il gatto è portarlo a dei controlli regolari e contattare il veterinario appena constatate dei cambiamenti, anche se piccoli nella salute o nel comportamento del gatto. Assicuratevi anche di dargli una dieta ricca ed equilibrata. I cibi crudi non sono raccomandati per i gatti positivi a FIV dato che la carne cruda e le uova possono essere pericolose per un gatto con il sistema immunitario compromesso.

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This entry was posted in Gatti on August 24th, 2020 by linnearask


Come insegnare al gatto ad usare la lettiera

Un gatto che si arrampica su un mobile toilette Maya della Omlet

La maggior parte dei gatti non ha bisogno di grandi opere di persuasione per usare la lettiera. Questo rende il processo d’apprendimento piuttosto semplice e il dettaglio essenziale è la lettiera stessa.

Una lettiera deve essere sufficientemente grande per ospitare comodamente il gatto mentre fa i suoi bisogni. Deve anche essere posizionata in un posto adatto. I gatti si sentono vulnerabili mentre fanno i loro bisogni e non useranno una lettiera che è stata posizionata in un ambiente affollato della casa. Un angolino tranquillo è perfetto – ma dovrà essere distante dall’area in cui mangiano, dato che i gatti come gli esseri umani non desiderano che il cibo e la toilette siano nello stesso spazio!

La lettiera in sé di solito non è un problema. Tutte le marche disponibili in commercio vanno bene. Il vantaggio dei prodotti acquistati rispetto alla terra è che sono super assorbenti e non si attaccano alle zampe del gatto. E’ meglio evitare lettiere profumate o antiodore a meno che non siano fatte con ingredienti naturali. Le profumazioni chimiche possono causare reazioni allergiche in alcuni gatti.

Addestramento base alla lettiera

Un cucciolo di gatto con la vescica debole – o un gatto randagio stressato – può richiedere del tempo per abituarsi alla lettiera ma è difficile che fallirà il corso base!

  1. Assicuratevi che la vasca della lettiera sia grande abbastanza. Se siete in dubbio, prendete la più grande possibile. Andrà bene anche quando il gatto sarà cresciuto e la lettiera non sembrerà sporca dopo solo un paio di visite. Se il gatto ritiene che la lettiera sia sporca, non ci andrà.
  2. Se avete un gatto particolarmente timido, una lettiera coperta è la soluzione ideale per garantire una maggior privacy.
  3. Se avete più di un gatto in casa si raccomanda di avere una lettiera per ciascuno. Questo eviterà problemi in caso decidessero di non volere usare una vaschetta già usata da altri!
  4. Eliminate i residui solidi ogni giorno e lavate e – rimpiazzate completamente la lettiera – almeno una volta a settimana. Se la lettiera inizia a puzzare un po’ troppo, il gatto potrebbe decidere di liberarsi da qualche altra parte.
  5. Nei primissimi giorni il tempismo è importante. Un gattino avrà bisogno di evacuare dopo aver giocato e dopo aver mangiato. Quando il micino ha terminato la pappa, accompagnatelo alla lettiera. Qualche annusata e qualche zampata nella sabbietta di solito stimolano la risposta desiderata. Potete anche mettervi a giocare vicino alla lettiera per essere pronti a metterlo dentro al bisogno.
  6. Date il buon esempio. Naturalmente non utilizzando la lettiera ma smuovendo i sassetti con il dito. Non prendete la zampa del gatto per forzarlo però perché potreste ottenere l’effetto contrario e portarlo ad odiare la lettiera.
  7. Se la fanno fuori dalla lettiera, mettete la cacca dentro come promemoria per il gatto.
  8. Siate pazienti, non sgridate mai il gatto se tarda a capire i meccanismi e invece lodatelo e lodatelo quando va alla lettiera e quando ha finalmente imparato, avrete finito il lavoro.

Problematiche dell’addestramento

Se il gatto persiste nel non usare la lettiera e continua a fare i bisogni in altre parti di casa, potreste spostare le ciotole di cibo vicino ai luoghi degli incidenti come deterrente. I gatti non amano mescolare cibo e toilette e quindi potrebbero essere spronati a utilizzare correttamente la cassetta.

Se ancora il messaggio non è passato, chiudetelo in una stanza con la lettiera da un lato e cibo e acqua dall’altra, solo un gatto davvero perverso non capirà così. Potrebbe sembrare una prigione ma fintanto che la stanza non è fredda o calda, il gatto starà al sicuro. Potete andare a giocare con lui naturalmente e di solito il confinamento non dura oltre i due giorni.

I gatti che caparbiamente rifiutano di usare la lettiera, potrebbero essere stressati da elementi esterni. Magari da altri gatti, un cane o dei bambini rumorosi oppure semplicemente perché la lettiera non è posizionata correttamente. Occasionalmente potrebbero esserci dei problemi di salute che causano il mancato utilizzo della lettiera. Se non vedete dei risultati nell’addestramento potreste controllare con il veterinario.

In ogni caso insegnare ad un gatto a usare la lettiera è un gioco da ragazzi.

Un gatto passeggia tra la gamma di lettiere della Omlet

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This entry was posted in Gatti on August 24th, 2020 by linnearask


I versi delle galline e il loro significato

Le galline parlano sempre fra loro. Tutti quei coccodé e gli schiamazzi significano qualcosa e mentre alcuni sono di facile comprensione – l’esplosione di grida quando scappano terrorizzate per esempio – altri sono più complessi da interpretare.

Qui troverete dieci consigli per spiare le conversazioni delle vostre galline.

Due galline fuori nel recinto Walk In della Omlet

I versi delle galline e il loro significato

Un calmo e in ascesabrrr

Questo è il suono che fanno i polli mentre becchettano per il prato o nel loro recinto e significa due cose. Indica che si diverte nella continua ricerca di piccoli snack e comunica agli altri del gruppo ‘tutto a posto’. Un gruppo di galline che fa brrr invia il rassicurante messaggio che non c’è nulla di cui preoccuparsi.

The Coccodé quack

Questo grido rapido ed eccitato di solito significa che ci sono stati dei litigi, di solito tra una gallina dominante e una sottomessa. Il suono è anche usato quando una gallina viene sorpresa da qualcosa come ad esempio una porta che si apre d’improvviso.

La ‘boma quack’

Questo è quando la gallina chioccia, fa glu glu e schiamazza a raffica in modo isterico. Sembra quasi che il pennuto stia per esplodere in una nuvola di penne. Questo è il segnale d’allarme della galline che esprime paura e dice anche agli altri uccelli di scappare. La causa possono essere dei veicoli, cani, persone che provano a prenderle o predatori.

Starnazzamenti

Questo è il nome che viene utilizzato per definire il più familiare richiamo Brak-brak-brak-bradaaak!. Ripetuto varie volte e con un tono alto, è il suono che fanno molte galline assieme dopo aver deposto l’uovo. La gallina si allontana dall’uovo e inizia a starnazzare. Si crede che sia un modo per distrarre e allontanare i potenziali predatori dal nido e dall’uovo.

Brak-brak-brak (ma senza bradaaak!)

E’ un suono leggermente irato e persistente prodotto da una gallina che vuole andare a posizionarsi nel nido nel suo posto preferito ma lo trova occupato. Il significato è una combinazione di “Sono qui!” e “Vattene!”

Ringhio

Se una gallina è in cova e non vuole spostarsi dal nido, produrrà una sorta di sibilo misto a ringhio. Questo significa semplicemente “Non toccare!” e “Vai via!”

Chiacchiere coi pulcini

Una gallina che ha appena schiuso le uova borbotterà vari mormorii gentili per comunicare con i pulcini e rassicurarli. Una volta che i pulcini saranno fuori e correranno in giro, dirà loro dove è meglio raspare e becchettare con un leggero tuk-tuk! (Anche i galli usano lo stesso richiamo per comunicare alle galline che hanno trovato del cibo). Le mamme chiocce fanno anche un insistente Prrrrr richiamo, che è il segnale per i pulcini di correre indietro se la madre percepisce un pericolo.

Il canto

Questo è di pertinenza dei galli, il classico Chicchirichì – anche se alcune galline possono prendere l’abitudine di cantare anche loro. Cantare significa molte cose. Significa che è sorto un nuovo giorno e che è ora di alzarsi e andare a becchettare. Comunica anche al mondo che quello è il territorio del gallo e che quelle sono le sue galline. Se c’è più di un gallo, i subordinati canteranno solo dopo il capo. Cantare di solito raggiunge i 90 decibels, o anche di più!

Aiuto!

Una gallina separata dal gruppo emetterà un suono d’allarme. Il suono è simile al ‘cackling’ che preannuncia un nuovo uovo. Si ritiene che sia un messaggio di SOS rivolto al gallo per farsi salvare. In caso ci sia un forte elemento di rischio nei paraggi, un predatore, è rischioso per una gallina che si è persa.

Ronzio

La mattina presto, quando il pollaio è ancora chiuso, le galline inizieranno a emettere dei versi ripetitivi, una sorta di ronzio che può aumentare di volume man mano che passano i minuti e la porta resta chiusa. Questo suono significa semplicemente “Fateci uscire – c’è tanto da becchettare là fuori!”

Grazie a questa guida sulle conversazioni delle galline, sarete in grado di capire cosa si dicono fra loro anche se non le vedete. E’ una conversazione non stop tutto il giorno!

Volete scoprire di più sul meraviglioso mondo dell’allevamento delle galline? Date un’occhiata alla Guida Omlet per consigli e suggerimenti! Potete anche visitare il sito web della Omlet per trovare tutto il necessario alle ragazze inclusi i Pollai, recinti Walk in, recinti per galline e molto altro!

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This entry was posted in Galline on August 24th, 2020 by linnearask